9. Mi rifugio in una favola
(Illustrazione realizzata dalla mia alunna Chiara G.)
Era la vigilia di Natale. Quella sera Gnomo Ignazio, della stirpe degli Gnomi Buoni, era stanchissimo; nell'ultima settimana aveva protetto un sacco di amici in pericolo nel bosco: aveva salvato la talpa Cassandra che aveva rischiato di cadere in un fosso perché aveva perso gli occhiali e non vedeva più niente, aveva soccorso il gufo Gaetano che durante il sonno era precipitato dal ramo di un albero e si era fatto un grosso bernoccolo e tanti altri piccoli amici. Appollaiato dentro un fiore di loto per cercare di riposarsi, stava raccontando le sue eroiche avventure alla sua amica Filù, la fatina più gentile di tutto il bosco. "Sai, questa settimana ho prestato soccorso a un sacco di amici; tutta colpa degli Gnomi Tenebrosi che continuano a fare dispetti e bisogna sempre stare all'erta... gli Gnomi Pigri non hanno mai voglia di fare nulla per aiutare gli animali in pericolo e gli Elfi Sbadiglioni fanno finta di niente: sono solo capaci di trascorrere le loro giornate a giocare e a dormire; ufff, alla fine contano tutti sempre e solo su di me ; basta, sono stufo!".
All'improvviso si sentì un tonfo provenire dal cielo: era la slitta di Babbo Natale che era andata a sbattere contro una stella e la briglia di una renna vi era rimasta incastrata dentro! Milioni di pacchetti regalo stavano precipitando giù; ormai ce n'erano ovunque: nello stagno in cui era appollaiato Ignazio, sugli alberi, sui fiori. Le renne erano agitate e confuse e Babbo Natale non sapeva più che pesci pigliare. Elfi, Gnomi Buoni e Folletti cominciarono a gran voce a chiedere rinforzi e fecero scattare l'allarme per il soccorso immediato di maghi e fate. Arrivarono in molti, veloci e preoccupati.
"Presto, hanno bisogno anche di noi... hai visto cos'è successo?" disse Filù all'amico. "Dobbiamo aiutare Babbo Natale e le sue renne o stanotte non riuscirà a distribuire i regali a tutti i bambini del mondo". "Sì, sì, ci penserà qualcun altro. Sono stanco, te l'ho già detto... non posso fare sempre tutto io. Aiuto tutti, sono sempre buono e disponibile... e in cambio cosa ricevo? Fata Milly neanche mi guarda; non apprezza nemmeno le mie buone azioni, infatti ho saputo che si è fidanzata con Gnomo Flavio, il più temuto del bosco. Lasciami qui tranquillo a rifugiarmi nella lettura di una favola. Pensaci tu". Si raggomitolò nel fiore di loto e si coprì con i suoi brillanti petali viola.
Mentre era intento nella lettura, si posò sul suo fiore Fata Allegretta che con voce soave gli disse:" No, no no, Ignazio... così non va. Il bene che fai agli altri fa stare bene anche te. Se fai così, presto ti ritroverai triste e insoddisfatto. Impegnati come hai sempre fatto, e tutto il resto, magicamente, verrà da sé. I tuoi sogni si avvereranno, stanne certo!" e leggera, volò via.
"Ufff, non si può neanche più riposare adesso; dai, andiamo" disse tra sé e sé. Fu così che Gnomo Ignazio radunò gli amici Gnomi Buoni, disse loro di mettersi l'uno sulle spalle dell'altro, salì sulle spalle di ognuno fino a raggiungere la stella, aiutò la renna che era rimasta incastrata, poi corse nel bosco a raccogliere quanti più regali poteva; risalì quindi sulle spalle dei piccoli amici e ripose una grande quantità di pacchetti sulla slitta. Soddisfatto di sé, salutò felice Babbo Natale che si allontanava nel cielo.
Fata Milly, che aveva visto la scena fu colpita e con ammirazione corse da Ignazio e lo abbracciò. Eh sì, finalmente Gnomo Ignazio era riuscito a conquistare la piccola Milly, semplicemente facendo del bene agli altri. Insieme corsero a festeggiare in riva allo stagno con i loro amici ranocchi.
E così, cari bambini, non smettete mai di comportarvi bene perché fa stare bene anche voi e perchè alla fine verrete premiati!
Maestra Alexa